giovedì 7 agosto 2008

PASQUINO


Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra il XVI ed il XIX secolo.Ai piedi della statua, ma più spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire in versi, dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti. Erano le cosiddette "pasquinate", dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l'avversione alla corruzione ed all'arroganza dei suoi rappresentanti.

Ecco, io voglio raccontare in modo assai più semplice cosa può accadere nell'ambito di una qualsiasi Società, con circa cento dipendenti distinta per categorie di uffici (tipo Risorse umane, amministrativo,finanziario,ecc.). Ogni ufficio ha un suo Dirigente (a volte anche due,non si bada a spese), ogni Dirigente ha alle sue dipendenze da 1 a più collaboratori, che a loro volta si dividono in clan di 3, 4, o più persone.
CLAN
I Clan possono essere formati da dirigenti, e sono quelli più tosti per ovvii motivi, perchè in quell'ambito gli interessi sono molto più forti, e quindi succede che alcuni dirigenti possono unirsi tra di loro per tentare di mettere in cattiva luce un loro concorrente che probabilmente gli rompe le ba...., ho gli fa da ostacolo al loro programma di scalata agli occhi del capo o capi supremi, e in quell'ambito se le suonano di santa ragione.
Poi ci sono anche i clan formati da dipendenti, cosiddetti più poveri, che nel loro piccolo riescono a mettere in cattiva luce un loro collega soltanto sparlando male di questi con pettegolezzi più o meno inventati. A questi ultimi riesce molto bene, perchè facendo parte di varie tipologie dell'ufficio (amministrazione,tecnico,finanziario, ecc...) riescono a sapere quasi tutto di tutti, e nelle loro adunate si raccontano di tutto e di più, guai in presenza di detti soggetti raccontare un aneddoto riguardante altra persona, sarebbe come inviare un articolo al Messaggero, e non dico altro.
Il colmo è, che io conoscendo alcune di queste persone, osservo con ribrezzo che ha volte prese una per una nel contesto di colloqui esterni all'ufficio, riescono a parlare male anche di un loro adepto, e questa è la fine del mondo (nel senso buono).

ACCADDE


Da molti anni (forse troppi), due persone non si rivolgevano più il saluto, erano amici e colleghi, si prendevano il caffè insieme, c'era molta stima reciproca, se non che un giorno imprecisato, di colpo tutto questo finì, naturalmente la colpa, se così si può chiamare non era attribuibile a nessuno dei due, sicuramente in buona fede ognuno pensava e dava la colpa all'altro, (che stupidi), queste due persone per anni si incrociavano nei corridoi dell'ufficio senza neanche guardarsi negli occhi, per anni non si sono mai chiariti, ma credo, anzi ne sono certo, che dentro di loro c'era una piccola parte che avrebbe voluto riavvicinarsi (era solo una questione di orgoglio). Forse si aspettava l'occasione giusta per farlo, e finalmente, anche se con troppo ritardo, l'occasione è giunta, sono contento (per loro), spero veramente che non ci sia altra diaspora, ma se dovesse succedere credo che questa volta conviene che i due si confrontassero subito senza portarsi dietro il rancore.
P.S. mi piacerebbe sapere un giorno perchè si interruppe una bella amicizia.

Si può verificare in un grande ufficio che per completare un organico si devono affiancare a quello già esistente nuove maestranze, e finchè parliamo di semplici impiegati non ci sono problemi, ma se, come nel caso specifico si trasferisce un dirigente, allora può nascere qualche piccolo problema, La stanza.

LA STANZA D'UFFICIO

Come si deve arredare la stanza di un dirigente ? in un normale contesto basta adeguarla alle altre, scrivania in legno, computer adeguato, armadio quanto basta, sedia in pelle con ruote ecc... ecc. . Però c'è un però, se per motivi organizzativi, qualcosa è diversa da un qualsiasi altro dirigente, allora scoppia il caso, perchè la stampante cosi grande ?, perchè la scrivania di legno diverso ? e così di seguito, a qualcuno non può star bene, (sono sempre i peggio), e questo lo fa notare a chi magari ha dato l'ordine dimostrando che nel suo ufficio alcune cose sono di minor pregio, poi però se questo succede in altro ufficio magari di un semplice impiegato e di una semplice segreteria non ci si fa caso (girare alcune parti dell'ufficio per notare le differenze).

Il nostro ufficio è dislocato su tre piani, ed ad ognuno di questi c'è almeno una uscita per l'esterno, lo prevede la legge, però esiste anche un ordine del giorno che vieta alle maestranze di usufruire di dette uscite o entrate specialmente fuori orario di lavoro. Per entrare ed uscire si deve passare da una sola porta situata al 2° piano dove è anche sistemato un orologio ed in corrispondenza delle stanze dove ha sede il Gran Consiglio.

Però questo crea qualche problema ad alcuni, se devo andare al piano terra, perchè passare dal 2° piano per poi riscendere ? e questo si verifica anche per coloro che sono di stanza al 1° piano, quindi con qualche raccomandazione può succedere che questa regola qualcuno la superi, e può comodamente entrare ed uscire da qualsiasi porta, evitando così di dare spiegazioni riguardo la sua uscita temporanea dall'ufficio al commesso/a che è di sentinella in quel momento.

Di solito queste regole valgono soltanto per gli impiegati dotati di cartellino di riconoscimento, e non sono applicate ai dirigenti (e amici di tali), ai cosiddetti collaboratori, per i quali in via del tutto eccezionale, chi è alla porta tiene un libretto apposito, da dover far visionare al suo diretto superiore. Succede però, e questo fa sorridere, che se un collaboratore esce per qualche ora e poi rientra, gli domandano dove sia stato, ma se lo stesso entra in ufficio alle 13,00 del mattino, non gli domanda niente nessuno (è chiaro sto fatto !!!).

LA FINE DI UN INCUBO

34 anni e 8 mesi sono stati il mio rapporto di lavoro con una stimata Società di Costruzioni,stimata si ed anche grande, grandissima società, peccato che sia caduta in mani sbagliate, di manager che più che pensare agli interessi della stessa hanno pensato ai propri, con il benestare degli eredi del grande capostitipide che di questa Società negli anni era riuscito a proporla ai vertici della classifica dei costruttori romani, la più stimata, la più competitiva nell'ambito regionale.Come si puo' distruggere in pochi anni il patrimonio di una grande società, è semplice, basta cambiare gli usi, gli atteggiamenti, basta volersi ingrandire, comparire, e dico qualcosa di grave, atteggiarsi. Si perchè volersi atteggiare con manie di grandezza, assumere una quantità illimitata di manager per una qualsiasi iniziativa si debba svolgere, e non importa se poi detta iniziativa partirà fra anni, l'essenziale è far credere che la società è grande e come tale non bada a spese (spese che anni orsono erano gestite da un vero uomo), più manager, più visibilità, più interessi, più........(non posso dirlo).Quanti grandi collaboratori di questa società (collaboratori con la C maiuscola) sono riusciti negli anni a costruirsi un vero impero (ville lussuose,appartamenti,macchine e persino il telefono gratis a spese della società), ed a volte anche a spese del piccolo imprenditore che capitato per caso nella fitta ragnatela, non riusciva più ad uscirne, con le conseguenze che in alcuni casi si sono tramutate in veri crak finanziari,per gli stessi imprenditori.
Ecco come negli ultimi anni funzionava, io ti propongo un appalto, tu mi fai un prezzo molto ma molto competitivo, perchè in un prossimo futuro ti offrirò altri appalti, tu nel frattempo inizi a lavorare e non ti accorgi che ci stai rimettendo le penne, ma non ti preoccupare che poi cerchiamo di aiutarti, a, nel frattempo vedi di sistemarmi la mia villa situata a...............,e non ti preoccupare che poi ti faccio rientrare dei soldi, promesse, promesse e come può finire per un piccolo imprenditore, è inutile descriverlo, si va sotto sempre più sotto, le banche ti corrono dietro, i soldi che devi avere ritardano, gli interessi ti mordono le caviglie, e alla fine BOOOMMM.
Bisogna aiutare quel povero disgraziato, non è riuscito a sopravvivere, cerchiamo in qualche modo di aiutarlo, e come ? rivediamo se si può adeguare il contratto, in effetti il prezzo era molto basso, si ma i soldi della tua villa quando gleli dai !!vabbè li mettiamo nel calderone del nuovo contratto aggiornato, tanto per lui è lo stesso. Si ma lui nel frattempo sta pagando le banche che non vogliono più fargli credito, i suoi fornitori sono sul piede di guerra, la sua società non ha più credito,quindi deve chiudere. Vabbè però la villa c'è l'ho sistemata.